Una sezione dedicata ad approfondimenti sugli infestanti più
diffusi negli ambienti pubblici e privati.
I contenuti sono realizzati in collaborazione con il DI.PRO.VE.S.
(Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e
Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e
degli Alimenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Piacenza.
Tutte le lingue hanno nel loro vocabolario dei termini specifici per indicare i suoni prodotti dagli insetti. Non si tratta di onomatopee o rumori prodotti a caso. Infatti, molti insetti producono suoni che sono veri e propri sistemi di comunicazione con altri individui conspecifici.
L'uomo ha sempre tratto ispirazione osservando la natura cercando di imitare le soluzioni che essa ha adottato nel corso dell'evoluzione. Nel 1960 viene coniato il vocabolo “biomimetics” dal fisico Otto Schmitt, tradotto in italiano con il termine biomimesi.
Gli insetti, seppur molto piccoli, sono organismi complessi e possiedono un insieme di organi di senso diversificati che permettono loro di percepire tutti gli stimoli ambientali: stimoli chimici (olfattivi e gustativi) assai eterogenei, percezione della gravità, percezione della luce polarizzata e così via.
Le zanzare appartengono ai Ditteri, sono quindi insetti olometaboli, con una metamorfosi completa e stadi prima dell’adulto molto diversi dall’adulto stesso. Lo stadio che nasce dall’uovo è una larva di dimensioni molto piccole che si lascia cadere nell’acqua, sulla cui superficie o in prossimità della quale le uova sono state deposte, e comincia la sua vita indissolubilmente legata a questo elemento. Si tratta infatti di insetti anfibiotici, acquaioli negli stadi giovanili; senza acqua una larva di zanzara muore in pochi minuti.
Tutte le lingue hanno nel loro vocabolario dei termini specifici per indicare i suoni prodotti dagli insetti. Non si tratta di onomatopee o rumori prodotti a caso. Infatti, molti insetti producono suoni che sono veri e propri sistemi di comunicazione con altri individui conspecifici.
L'uomo ha sempre tratto ispirazione osservando la natura cercando di imitare le soluzioni che essa ha adottato nel corso dell'evoluzione. Nel 1960 viene coniato il vocabolo “biomimetics” dal fisico Otto Schmitt, tradotto in italiano con il termine biomimesi.
Gli insetti, seppur molto piccoli, sono organismi complessi e possiedono un insieme di organi di senso diversificati che permettono loro di percepire tutti gli stimoli ambientali: stimoli chimici (olfattivi e gustativi) assai eterogenei, percezione della gravità, percezione della luce polarizzata e così via.
Le zanzare appartengono ai Ditteri, sono quindi insetti olometaboli, con una metamorfosi completa e stadi prima dell’adulto molto diversi dall’adulto stesso. Lo stadio che nasce dall’uovo è una larva di dimensioni molto piccole che si lascia cadere nell’acqua, sulla cui superficie o in prossimità della quale le uova sono state deposte, e comincia la sua vita indissolubilmente legata a questo elemento. Si tratta infatti di insetti anfibiotici, acquaioli negli stadi giovanili; senza acqua una larva di zanzara muore in pochi minuti.
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