Una sezione dedicata ad approfondimenti sugli infestanti più
diffusi negli ambienti pubblici e privati.
I contenuti sono realizzati in collaborazione con il DI.PRO.VE.S.
(Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e
Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e
degli Alimenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Piacenza.
Il confezionamento degli alimenti non sempre impedisce agli insetti di entrare nella confezione e cibarsi del suo contenuto.
Il packaging degli alimenti, che sia per lo stoccaggio nei magazzini o per la vendita al consumatore finale, non sempre riesce a impedire agli insetti dannosi di penetrare nelle confezioni. Ciò è causa di ingenti danni economici in quanto le derrate inquinate risultano invendibili, contribuendo ad aggravare il problema dello spreco alimentare in tutto il pianeta.
I settori in cui gli insetti infestanti possono causare danni economici sono vari. Gli insetti fitofagi possono causare danni diretti e indiretti alle produzioni agricole in campo, Coleotteri e Lepidotteri arrecano danni a tutti i tipi di derrate alimentari stoccate, zanzare e altri insetti, che pungono l’uomo per succhiarne il sangue, sono vettori di innumerevoli malattie anche gravi, infine anche gli animali da allevamento sono vittime di varie specie di insetti più o meno molesti.
Le buone pratiche di igiene ambientale (GHP o Good Hygiene Practice) sono necessarie per permettere la sicurezza di persone, animali e beni all’interno di un qualsiasi ambiente. Esse assumono una valenza ancor più importante in ambienti di produzione e trasformazione alimentare e in ambienti sensibili, come gli ospedali e le altre strutture sanitarie, che devono seguire procedure specifiche per garantire il pieno rispetto dei requisiti in materia di igiene, nelle fattispecie quella alimentare e pubblica.
La convivenza con gli infestanti è una condizione che da sempre abbiamo dovuto accettare e gestire. Gli infestanti - insetti o ratti che siano- in certi casi sono vettori di patogeni e, insediandosi, possono contaminare le derrate alimentari e gli ambienti in cui viviamo. Evitare che si arrivi a una prevaricazione infestante-uomo è obiettivo e interesse comune, in quanto in caso contrario le ripercussioni igienico-sanitarie sarebbero considerevoli.
Copyr partecipa come relatore agli incontri formativi che si terranno presso le Università di Bari e Foggia
Il Professor Pasquale Trematerra, del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise, ha presentato al Congresso europeo di Entomologia, svoltosi a Napoli nel luglio 2018, interessanti osservazioni sull’approccio integrato nella difesa degli alimenti.
La chiusura della casa delle vacanze alla fine dell’estate, dovrebbe contemplare anche le attenzioni da dedicare per evitare l’annidarsi di infestanti indesiderati.
I topi e i ratti accompagnano l’uomo probabilmente sin dalle sue origini diventando, come già raccontato nelle prime due parti del blog, veicolo per altri animali, come ad esempio pidocchi, falsi pidocchi, acari, pulci e zecche che, attraverso questi roditori, possono venire a contatto con l’uomo, trasmettendo malattie, indicate in generale col termine zoonosi.
Sicurezza e qualità sono dei prerequisiti fondamentali ed irrinunciabili per il consumatore, che ha il diritto di trovare sul mercato prodotti alimentari sani e sicuri. È per questo che il problema delle infestazioni dei prodotti della filiera alimentare è un tema sempre attuale e di grande interesse ed è considerato tra i maggiori rischi per l’industria di trasformazione agro-alimentare.
Gli insetti hanno sempre viaggiato con l’uomo, approfittando dei suoi spostamenti e dei mezzi di trasporto che questi usa. Inevitabilmente l’aumento del numero delle persone che viaggiano ha comportato anche un maggiore trasporto passivo di insetti, che in alcuni casi, arrivano ad annidarsi sui mezzi di trasporto in modo talmente efficace da diventare un vero problema, in genere sottovalutato e difficile da risolvere.
Nel trasporto aereo esistono protocolli per la disinfestazione dei mezzi al fine di evitare di portare insetti nocivi per la salute pubblica, per l’agricoltura e per il mantenimento della biodiversità con le sue peculiarità tra le varie regioni zoogeografiche. L’attenzione maggiore, ad esempio per i paesi europei, è posta verso i voli che provengono da paesi dove vi sono malattie endemiche come Zika o la malaria (www.transportation.gov).
Da sempre gli scambi commerciali attraverso le “vie del Mondo”, oltre a trasportare merci e beni, hanno contribuito alla diffusione, spesso inconsapevole, di specie animali e vegetali, di funghi, virus e batteri. Negli ultimi anni, in seguito alla globalizzazione dei mercati, il fenomeno si è particolarmente intensificato tanto che sia i singoli Paesi che le organizzazioni internazionali come la FAO hanno individuato una serie di obblighi per i trasportatori con il fine di tenere sotto controllo la situazione.
L’opportunità di sviluppo che ha una specie animale (Homo sapiens compreso) è sempre subordinata all’ambiente in cui questa si trova. Esistono dei fattori condizionanti che favoriscono, o meno, prima l’insediarsi di individui e poi la possibilità che questi hanno di crescere numericamente e diventare una popolazione stabile e affermata.
Anoplophora chinensis, specie nota in Italia con il nome comune tarlo asiatico, è un coleottero cerambicide originario dell’Asia orientale, introdotto accidentalmente in Europa e rinvenuto in Italia per la prima volta nel 2000 in provincia di Milano.
I principali insetti che si nutrono di mangimi e derrate alimentari popolano in genere i luoghi dove questi materiali vengono accumulati in grosse quantità. Farine, crusca e granaglie infatti sono spesso oggetto di infestazione e i silos di stoccaggio rappresentano luoghi dove gli insetti possono rimanere attivi a lungo, sfuggendo al controllo degli operatori.
Il confezionamento degli alimenti non sempre impedisce agli insetti di entrare nella confezione e cibarsi del suo contenuto.
Il packaging degli alimenti, che sia per lo stoccaggio nei magazzini o per la vendita al consumatore finale, non sempre riesce a impedire agli insetti dannosi di penetrare nelle confezioni. Ciò è causa di ingenti danni economici in quanto le derrate inquinate risultano invendibili, contribuendo ad aggravare il problema dello spreco alimentare in tutto il pianeta.
I settori in cui gli insetti infestanti possono causare danni economici sono vari. Gli insetti fitofagi possono causare danni diretti e indiretti alle produzioni agricole in campo, Coleotteri e Lepidotteri arrecano danni a tutti i tipi di derrate alimentari stoccate, zanzare e altri insetti, che pungono l’uomo per succhiarne il sangue, sono vettori di innumerevoli malattie anche gravi, infine anche gli animali da allevamento sono vittime di varie specie di insetti più o meno molesti.
Le buone pratiche di igiene ambientale (GHP o Good Hygiene Practice) sono necessarie per permettere la sicurezza di persone, animali e beni all’interno di un qualsiasi ambiente. Esse assumono una valenza ancor più importante in ambienti di produzione e trasformazione alimentare e in ambienti sensibili, come gli ospedali e le altre strutture sanitarie, che devono seguire procedure specifiche per garantire il pieno rispetto dei requisiti in materia di igiene, nelle fattispecie quella alimentare e pubblica.
La convivenza con gli infestanti è una condizione che da sempre abbiamo dovuto accettare e gestire. Gli infestanti - insetti o ratti che siano- in certi casi sono vettori di patogeni e, insediandosi, possono contaminare le derrate alimentari e gli ambienti in cui viviamo. Evitare che si arrivi a una prevaricazione infestante-uomo è obiettivo e interesse comune, in quanto in caso contrario le ripercussioni igienico-sanitarie sarebbero considerevoli.
Copyr partecipa come relatore agli incontri formativi che si terranno presso le Università di Bari e Foggia
Il Professor Pasquale Trematerra, del Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise, ha presentato al Congresso europeo di Entomologia, svoltosi a Napoli nel luglio 2018, interessanti osservazioni sull’approccio integrato nella difesa degli alimenti.
La chiusura della casa delle vacanze alla fine dell’estate, dovrebbe contemplare anche le attenzioni da dedicare per evitare l’annidarsi di infestanti indesiderati.
I topi e i ratti accompagnano l’uomo probabilmente sin dalle sue origini diventando, come già raccontato nelle prime due parti del blog, veicolo per altri animali, come ad esempio pidocchi, falsi pidocchi, acari, pulci e zecche che, attraverso questi roditori, possono venire a contatto con l’uomo, trasmettendo malattie, indicate in generale col termine zoonosi.
Sicurezza e qualità sono dei prerequisiti fondamentali ed irrinunciabili per il consumatore, che ha il diritto di trovare sul mercato prodotti alimentari sani e sicuri. È per questo che il problema delle infestazioni dei prodotti della filiera alimentare è un tema sempre attuale e di grande interesse ed è considerato tra i maggiori rischi per l’industria di trasformazione agro-alimentare.
Gli insetti hanno sempre viaggiato con l’uomo, approfittando dei suoi spostamenti e dei mezzi di trasporto che questi usa. Inevitabilmente l’aumento del numero delle persone che viaggiano ha comportato anche un maggiore trasporto passivo di insetti, che in alcuni casi, arrivano ad annidarsi sui mezzi di trasporto in modo talmente efficace da diventare un vero problema, in genere sottovalutato e difficile da risolvere.
Nel trasporto aereo esistono protocolli per la disinfestazione dei mezzi al fine di evitare di portare insetti nocivi per la salute pubblica, per l’agricoltura e per il mantenimento della biodiversità con le sue peculiarità tra le varie regioni zoogeografiche. L’attenzione maggiore, ad esempio per i paesi europei, è posta verso i voli che provengono da paesi dove vi sono malattie endemiche come Zika o la malaria (www.transportation.gov).
Da sempre gli scambi commerciali attraverso le “vie del Mondo”, oltre a trasportare merci e beni, hanno contribuito alla diffusione, spesso inconsapevole, di specie animali e vegetali, di funghi, virus e batteri. Negli ultimi anni, in seguito alla globalizzazione dei mercati, il fenomeno si è particolarmente intensificato tanto che sia i singoli Paesi che le organizzazioni internazionali come la FAO hanno individuato una serie di obblighi per i trasportatori con il fine di tenere sotto controllo la situazione.
L’opportunità di sviluppo che ha una specie animale (Homo sapiens compreso) è sempre subordinata all’ambiente in cui questa si trova. Esistono dei fattori condizionanti che favoriscono, o meno, prima l’insediarsi di individui e poi la possibilità che questi hanno di crescere numericamente e diventare una popolazione stabile e affermata.
Anoplophora chinensis, specie nota in Italia con il nome comune tarlo asiatico, è un coleottero cerambicide originario dell’Asia orientale, introdotto accidentalmente in Europa e rinvenuto in Italia per la prima volta nel 2000 in provincia di Milano.
I principali insetti che si nutrono di mangimi e derrate alimentari popolano in genere i luoghi dove questi materiali vengono accumulati in grosse quantità. Farine, crusca e granaglie infatti sono spesso oggetto di infestazione e i silos di stoccaggio rappresentano luoghi dove gli insetti possono rimanere attivi a lungo, sfuggendo al controllo degli operatori.
Se non sei ancora seguito da
un'azienda specializzata, segnalaci il
problema e ti metteremo in contatto
con un professionista e/o rivenditore abilitato.